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Il Corso Mobilizzazioni è rivolto a tutti gli operatori dell’ambito fisioterapico che vogliano acquisire le competenze tecniche di terapia manuale. Le tecniche consistono nel mobilizzare una o più articolazioni e consente al paziente di ampliare i range di movimento dell’articolazione coinvolta dalla patologia, conservando il libero il movimento articolare fisiologico al fine di riportare verso la normalità la mobilità articolare patologicamente limitata. Mobilizzazione in distrazione dell’articolazionetibio peroneo astragalica Mobilizzazione peroneo astragalica in valgismo Mobilizzazione tibia e perone in scivolamento posteriore Mobilizzazione del perone in posteriore da supina Mobilizzazione sotto-astragalica in abduzione sul fianco Mobilizzazione sotto-astragalica in posizioneprona in valgismo e

Il Corso Mobilizzazioni è rivolto a tutti gli operatori dell’ambito fisioterapico che vogliano acquisire le competenze tecniche di terapia manuale. Le tecniche consistono nel mobilizzare una o più articolazioni e consente al paziente di ampliare i range di movimento dell’articolazione coinvolta dalla patologia, conservando il libero il movimento articolare fisiologico al fine di riportare verso la normalità la mobilità articolare patologicamente limitata. Mobilizzazione TPD del melleoloperoneale in anteriore sul fianco Mobilizzazione TPD peronein direzione anteriore sul fianco Mobilizzazione TPD in direzioneanteriore e posteriore del malleoloperoneale e tibiale Mobilizzazione in flessione plantaredell’articolazione tibio peroneo astragalica Mobilizzazione tibio peroneo astagalica inflessione plantare

Neurodinamica Video Lezioni Teorico Pratica Nervo mediano Nervo radiale Nervo ulnare Nervo sciatico Nervo femorale Slump Neurodinamica INTRODUZIONE La neurodinamica, è una tecnica manipolativa fisioterapica, il cui scopo primario è quello di valutare i possibili collegamenti pato funzionali nella meccanica e nella fisiologia del sistema nervoso. Come forma terapeutica valutativa è indicata ogni qualvolta si presentano segni e sintomi causati da una compromissione biomeccanica o da una reazione infiammatoria a livello del sistema nervoso sia centrale e sia periferico La neurodinamica può avere la sua indicazione terapeutica nelle patologie che coinvolgano la struttura neurale sia dal punto di vista pato meccanico e

Il Corso Mobilizzazioni è rivolto a tutti gli operatori dell’ambito fisioterapico che vogliano acquisire le competenze tecniche di terapia manuale. Le tecniche consistono nel mobilizzare una o più articolazioni e consente al paziente di ampliare i range di movimento dell’articolazione coinvolta dalla patologia, conservando il libero il movimento articolare fisiologico al fine di riportare verso la normalità la mobilità articolare patologicamente limitata. Mobilizzazione GINOCCHIO movimentofisiologico in flessione Mobilizzazione GINOCCHIO del movimentofisiologico in flessione o in estensionein posizione prona Mobilizzazione GINOCCHIO rotazione internadella tibia rispetto al femore in estensione supina Mobilizzazione GINOCCHIO in rotazioneinterna in posizione prona Mobilizzazione PIATTI TIBIALI in

Il Corso Mobilizzazioni è rivolto a tutti gli operatori dell’ambito fisioterapico che vogliano acquisire le competenze tecniche di terapia manuale. Le tecniche consistono nel mobilizzare una o più articolazioni e consente al paziente di ampliare i range di movimento dell’articolazione coinvolta dalla patologia, conservando il libero il movimento articolare fisiologico al fine di riportare verso la normalità la mobilità articolare patologicamente limitata. Mobilizzazione in flessione dell’anca Mobilizzazione in rotazione interna dell’anca Mobilizzazione in abduzione dell’anca Mobilizzazione in abduzionecon il paziente sul fianco Mobilizzazione dell’estensionedell’anca in posizione prona Mobilizzazione in rotazione interna dell’anca Mobilizzazione dei movimentiaccessori della testa del femore Mobilizzazione

Scopo Riposizionare l’articolazione sterno clavicolare in direzione medio laterale mentre il paziente solleva il braccio in flessione orizzontale. Posizione paziente Seduto con la testa e le spalle allineate. Posizione Terapista Posteriore al paziente. Posizione Mani Posizionare l’eminenza tenare della mano destra appena al disopra del margine supero mediale della clavicola al limite della rima articolare sterno clavicolare. La mano destra stabilizza tutta la faccia posteriore della scapola con il pollice posizionato lungo la spina della scapola. Procedura Mobilizzare in direzione medio laterale la clavicola. Contemporaneamente con la mano sinistra il terapista accompagna il movimento di rotazione interna della scapola. Mantenendo

Mobilizzazione RUD RADIOin prono supinazione dell’avambraccio Mobilizzazione RUD dell’ulna in prono supinazione Mobilizzazione RADIO in scivolamento posteriorerispetto all’ulna in limitazione della supinazione Mobilizzazione RUD RADIO in scivolamentoanteriore in pronazione Mobilizzazione RADIO CARPICA in flessione Mobilizzazione RADIO CARPICA in scivolamentolaterale della prima fila delle ossa del carpo conlimitazione della flessione Mobilizzazione RADIO CARPICA in direzioneposteriore delle prime fila delle ossa del carpoin limitazione della flessione Mobilizzazione RADIO CARPICA in estensione Mobilizzazione RADIO CARPICA in direzione ulnaredella prima fila carpale in limitazione dell’estensione Mobilizzazione RADIO CARPICA in scivolamentoanteriore della prima fila delle ossa carpaliin estensione del polso Mobilizzazione SCAFOIDE in scivolamento posteriore

Mobilizzazione GOMITO in flessione Mobilizzazione GOMITO fine del rangedi flessione – EOR Mobilizzazione GOMITO in estensione Mobilizzazione in glide laterale dell’articolazioneomero ulnare in ESTENSIONE Mobilizzazione in scivolamento medialedell’articolazione omero ulnare in ESTENSIONE Mobilizzazione GOMITO in glide medialenel massimo range di flessione – EOR Mobilizzazione GOMITO in scivolamentolaterale alla fine del range di flessione Mobilizzazione OLECRANO in direzionemediale in vari angoli del gomito Mobilizzazione OLECRANO in scivolamentolaterale in vari angoli di flessione del gomito Mobilizzazione CAPITELLO RADIALEin direzione anteriore in vari gradi di flessionedel gomito Mobilizzazione CAPITELLO RADIALEin direzione posteriore in vari gradi di flessionedel gomito Mobilizzazione CAPITELLO RADIALE in direzionecaudale

Mobilizzazione GO in rotazione esterna Mobilizzazione GO in abduzione Mobilizzazione GO in rotazione interna Mobilizzazione GO in rotazione internanella posizione del dormiente Mobilizzazione GO in rotazione internacon paziente posto sul fianco Mobilizzazione GO in flessione Mobilizzazione GO in flessione orizzontale Mobilizzazione GO in estensione Mobilizzazione del quadrante gleno-omerale Stretching capsulare GO con il bracciodisteso lungo il corpo Stretching capsulare gleno omerale Mobilizzazione GO in direzione caudale Mobilizzazione gleno-omerale in direzioneposteriore con paziente seduto Mobilizzazione in posteriore della testadell’omero rispetto alla glenoide da supina Mobilizzazione STERNO CLAVICOLAREin direzione posteriore o caudale Mobilizzazione ACROMION CLAVICOLARE

Mobilizzazioni cervicali in flessione Mobilizzazione cervicale in estensione Mobilizzazione cervicale in rotazione Mobilizzazione cervicale in inclinazione laterale Mobilizzazione trasversale dei segmenti spinalicervicali in supina Mobilizzazione in trazione dei segmenti spinali cervicali Mobilizzazione centrale e unilateraledel movimento accessorio spinale in anteriore Mobilizzazione trasversale dei segmentispinali cervicali da prona

Posizione e movimento della testa clavicolare rispetto all’incisura sternale, in retrazione e sollevamento delle spalle Two finger test POSIZIONE e movimento ACROMION CLAVICOLARE a riposo, associato al sollevamento e retrazione delle spalle TEST KIBLER: discinesia scapolare Test posizione olecrano Test mobilità olecrano Test posizione e mobilità del capitello radiale Milking test Watson test Test del pugno Piano test Reagan’s test Filkestein test Posizione e movimento della testa clavicolare rispetto all’incisura sternale, in retrazione e sollevamento delle spalle “Valutare la stabilità e IL movimento della testa clavicolare mediale rispetto all’incisura sternale durante i movimenti della spalla.”   Scopo Lo scopo del

Mobilizzazione extra buccalecondilo mandibolare in anteriore Mobilizzazione extra-buccalecondilo mandibolare in direzione inferiore Mobilizzazione extra-buccaledel condilo in direzione mediale Mobilizzazione intra-buccalecondilo mandibolare in direzione mediale Mobilizzazione intra-buccale del condilomandibolare in glide laterale Mobilizzazione extra-buccale delcondilo mandibolare in direzione laterale Mobilizzazione intra-buccale in scivolamentoanteriore del condilo mandibolare Mobilizzazione extra-buccale del condilomandibolare in glide posteriore Mobilizzazione intra-buccale del condilomandibolare in glide inferiore Mobilizzazione intra-buccale in presenzadi un’instabilità anteriore del condilo Mobilizzazione extra buccale del condilomandibolare in glide antero-posterioreassociato estensione e flessione cervicale Mobilizzazione extra-buccale del condilomandibolare associato a varie posizioni cervico craniali Mobilizzazione intra-buccale condiloin varie posizioni della testa e della cervicale

Test di posizione e movimento della testa omerale Test di posizione e movimento testa omerale durante il movimento in ROTAZIONE ESTERNA gleno omerale con il braccio disteso lungo il corpo Test di posizione e movimento testa omerale in ROTAZIONE ESTERNA di spalla in 30° di flessione gleno omerale Test posizione e movimento testa omerale in ROTAZIONE INTERNA gleno omerale con il braccio disteso lungo il corpo Test posizione e movimento della testa omerale in flessione orizzontale gleno omerale Apprehension e Relocation Test Sulcus Sign Two Fingers Test Load Shift Test Gerber Test Test compensazione omerale associata alla pronazione/supinazione e flesso/estensione

Test posizione e movimento incisivi Test di carico ATM Kunckle test: tre dita Test apertura a labbra chiuse test o lingua fra i denti Test palpazione bi-condilare in apertura della bocca Test palpazione intra orecchio Test palpazione intra orale Test palpazione del condilo associata ai movimenti cervicali Test posizione e movimento incisivi “Valutare l’allineamento della linea degli incisivi, la quale potenzialmente indica a riposo l’allineamento simmetrico o asimmetrico della ATM”   Scopo Valutare l’allineamento della linea degli incisivi, la quale potenzialmente indica a riposo l’allineamento simmetrico o asimmetrico della ATM, in modo da identificare un’alterazione di posizione della mandibola a

Test trasferimento del carico Test d’allineamento arto inferiore in flessione delle ginocchia Test posizione e movimento trocantere in flessione del ginocchio 30° Test posizione e movimento trocantere in rotazione flessione e estensione del tronco Test posizione e movimento trocantere con il piede in anteriore e flessione ginocchio associato alla rotazione del tronco Test posizione trocantere supino in contrazione dei glutei Test posizione e movimento gran trocantere rispetto alla spina iliaca antero superiore Test palpazione anteriore della posizione e movimento testa femorale Test movimento del trocantere in sollevamento della gamba LOG ROLL TEST: Freiberg test SPIN TEST Test posizione 1 2

Test rotazione interna tibiale da seduto Test supino della rotazione interna ginocchio in flessione a 90° Test supino d’allineamento del tallone in flessione completa di ginocchio Tibial torsion test da prono Angolo Q Too many finger Posizione neutrale dell’astragalo in carico Allineamento del malleolo peroneale in carico Test di movimento del perone in carico e flessione Test navicolare in carico Test resistenza alla supinazione retropiede Test posizione neutrale dell’astragalo prono Test allineamento metatarsi Test flessione alluce in scarico Test flessione alluce in carico – Jack test Test sollevamento parte laterale e mediale dell’avampiede Test rotazione interna tibiale da seduto “Valutare

Test legamenti alari in inclinazione laterale cervicale superiore Test legamenti alari in rotazione cervicale superiore Sharp purser test Test mobilità passiva C0/C1 – C1/C2 Test mobilità C2 in rapporto cervicale media Test palpazione massici c1 e del p. spinoso c2 associato alla rotazione occhi Cranio cervical flexion test Test stabilità trasversale Flexion rotation test Test massiccio c1 inclinazione laterale Test movimenti fisiologici Test respirazione Stretto toracico: roos test Stretto toracico: adson test Test legamenti alari in inclinazione laterale cervicale superiore “Valutare l’integrità dei legamenti alari e di conseguenza la loro influenza sulla stabilità strutturale e dinamica del segmento cervicale superiore”

Mobilizzazioni tissutali Modalità d’azione Riparazione tessuto connettivale Indicazioni Modalità di attuazione Fasi del trattamento Regole d’attuazione Mobilizzazioni tissutali Mobilizzazioni tissutali È una tecnica specifica di mobilizzazione del tessuto fasciale, in forma di massaggio/mobilizzazione attuato trasversalmente rispetto all’orientamento del tessuto tendineo, legamentoso o muscolare. Potenzialmente MT è una forma di minimo trauma controllato il quale dà inizio e stimola il processo di riparazione tissutale. Il MT impone, attraverso il movimento trasversale eseguito dal fisioterapista con le dita sulla zona alterata, un carico in movimento, lungo la direzione longitudinale delle fibre tendinee, muscolari o legamentose lesionate. Dal punto di vista anatomico biologico,

Segno di Fortin Test allineamento spine iliache posteriori Pelvic tilt Test mobilità in rotazione toracica Stork test Test srl Test distrazione Test compressione sul fianco Faber test Tigh thrust Test Gaenslen Sacral thrust Test movimenti fisiologici lombare Test movimenti accessori. Spring Test Test instabilità Segno di Fortin “Valutazione della presenza di una disfunzione specifica presente a livello dell’articolazione sacro iliaca.”   Scopo Ha lo scopo di valutare la presenza di una disfunzione specifica presente a livello dell’articolazione sacro iliaca. L’indicazione del paziente con l’indice a livello della spazio postero superiore sacro iliaco è specifico di una interessamento patologico della sacro

Sovraspinoso: inserzione Mobilizzazioni tissutali Sovraspinoso: giunzione muscolo tendinea Sottospinoso: giunzione muscolo tendinea Sottoscapolare Bicipite: Capo lungo Bicipite: Ventre Muscolare Bicipite: giunzione mio tendinea Bicipite inserzione tuberosità radiale Tricipite: Ventre Muscolare Tricipite: giunzione muscolo tendinea Sovraspinoso: inserzione “Eseguire un movimento simultaneo di flesso estensione del polso e adduzione abduzione della spalla”   Paziente – Semi seduto con il braccio flesso a 90°, sistemato dietro la schiena– Tale posizione permette il raggiungimento della porzione anteriore inserzionale del tendine in modo da liberalo dalla copertura dell’acromion. Dita – Posizionarsi omo lateralmente alla struttura in trattamento– Utilizzare il polpastrello dell’indice rinforzato dal medio disposto superiormente a esso,

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